Un film su Bruni, l' ultimo partigiano dell Oltrepo che scortò Valerio a Dongo
la Provincia Pavese — 18 settembre 2009 pagina 33 sezione: SPETTACOLO
ZAVATTARELLO. L’ultimo partigiano dell’Oltrepo ancora vivente, dei dodici che scortarono il colonnello Valerio fino a Dongo, per la resa dei conti con Mussolini e i gerarchi di Salò, diventa protagonista di un film. Arturo, di Ivano Tajetti, racconta l’avventura di Giacomo Bruni, il ribelle della brigata Crespi che guidò il camion Fiat 634 che trasportò il cadavere del duce, della sua amante Claretta Petacci e dei pretoriani del regime, a piazzale Loreto a Milano, luogo della nemesi del fascismo crollato sotto le macerie della guerra. Classe 1922 - è nato il 22 febbraio - Bruni vive a Perducco, un pugno di case vicino a Zavattarello. I suoi monti, gli stessi che lo videro combattere da partigiano. «Un uomo semplice - recita la locandina del dvd, realizzato a cura dell’Anpi Barona di Milano e che verrà proiettato questa sera alla Coop Edificatrice di via San Faustino a Milano su invito ANPI Lambrate Ortica - che ci racconta la sua vita, le sue idee, parole che ci trascinano in un’Italia dimenticata. La Resistenza di chi a vent’anni e senza obblighi decideva di combattere per la libertà. Ultimo testimone di fatti che hanno cambiato per sempre il corso della nostra storia». Bruni (Arturo è il suo nome di battaglia), nei giorni della Liberazione scese dai monti con la sua brigata verso la pianura. Gli uomini della Crespi, della Capettini, della Togni, la spina dorsale dell’armata garibaldina dell’Oltrepo, giunsero fino a Milano, alle scuole di viale Romagna, quartier generale partigiano. Lì, Giacomo fu scelto con altri 11 per seguire Valerio - l’alessandrino Walter Audisio - nella sua missione «grande come l’Everest». (r.lo.)
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